Alla fine del 900, proprio gli anni che lo vedevano morire, si stava diffondendo nel pensiero di alcuni allevatori esteri di cani Beagle, l’idea di migliorare la razza che nel frattempo aveva ecceduto nella stazza e nelle zampe un po’ corte e tozze. Si pensava di restituire, come richiesto dallo standard, un tronco corto e compatto tipico di un galoppatore, di conseguenza degli arti sufficientemente lunghi ma non fino a raggiungere quelli di un Beagle-Harrier.

Nel mio allevamento “Del Mio Canto Libero” ho immediatamente concordato con questa linea di pensiero, ho introdotto sangue di esemplari pregevoli per avere discendenze idonee (non mi piace il Beagle a salciccia). Ho poi pensato di ridurre anche la taglia alle misure minime ancora compatibili con lo standard (una trentina di cm), senza però raccorciare gli arti degli esemplari. Ho ottenuto quindi dei cuccioli Beagle che non sono piccoli perché di zampe corte, lo sono in tutto il loro insieme mantenendo delle belle proporzioni (vedi sezione “Gallery”).

Come già avvenuto nei secoli passati la razza Beagle ha subito molti cambiamenti, quello attualmente da me selezionato lo consideriamo il “nuovo tipo”, al fine di essere preso in braccio mentre entriamo in un negozio, ma anche di seguirci allegramente mentre pratichiamo del footing.

Ho ottenuto quelle teste molto scolpite, come da sangue inglese, e tronchi ben rampanti, come da sangue americano.
Data la pirateria ormai frequente anche nel settore della vendita cani, esorto il pubblico a documentarsi e sincerarsi prima di cedere ad un acquisto, quando le loro aspettative sono quelle di un “Beagle nuovo tipo”.

Onorato eventualmente di essere considerato con i miei famosi cani Beagle “Del Mio Canto Libero”.