Il nome “Beagle” in inglese sta per “piccolo”. Infatti è un cane da caccia relativamente piccolo che selezionarono gli inglesi già verso l’anno mille.

Naturalmente si avvalsero per la selezione di questo antenato del Beagle del sangue di Bracchi da caccia presenti in Europa ancor prima.
 

Senza dilungare troppo sulle fonti storiche, consideriamo un momento interessante da conoscere attorno al regno della regina Elisabetta I di Inghilterra; furono selezionati dei cani Beagle così piccoli (dai 18 ai 25 cm di altezza) che furono l’origine di quel che fu conosciuto col nome di Beagle Elisabeth.

Questi cani furono usati nelle corti per la pura compagnia, tutto ciò conferma che già nel passato l’uomo aveva la cultura della selezione mirata di una razza canina. Fu naturalmente plasmato anche il carattere più adatto alla vita salottiera (vedi sezione “Aspettative proprietari”). Attualmente la varietà Beagle Elisabeth non esiste e chi afferma di vendere un cucciolo Elisabeth in Italia mente.

Tornando all’evoluzione storica della razza Beagle, dobbiamo arrivare al 1890 per avere uno standard di razza unificato a cui gli allevatori dell’epoca potessero far riferimento; si trattava di realizzare soggetti adatti alla caccia in muta per seguire prede di piccola taglia.

Lo standard attuale risale al 1987 e prevede un Beagle di circa 37 cm, che noi possiamo chiamare di taglia piccola rispetto ai bracchi da caccia pesante.